Limitare l’impatto ambientale è possibile e doveroso: c’è chi ne fa quotidianamente una scelta aziendale
Per proteggere l’ambiente, l’attenzione alle risorse e il riciclo sono diventate pratiche necessarie e non rinviabili. E questo significa innanzi tutto acquisire consapevolezza e sensibilità, comprendere quanto di ciò che facciamo impatta sull’ambiente.
Ne parliamo con Roberto Traldi della FERROeMETALLI, storica Azienda di Galliate, (NO)che, nella sua attività di recupero e trasporto rifiuti non pericolosi, è impegnata proprio nella direzione fondamentale di destinare meno possibile alla discarica: «Il nostro è un lavoro e una responsabilità in cui crediamo. Ma siamo davvero chiamati tutti ad accumulare meno rifiuti, dare loro nuova vita, abbracciare un’etica ecologica».
Le risorse non sono illimitate, i problemi di smaltimento e inquinamento peggiorano la qualità dell’aria e dell’acqua e quindi della vita, siamo chiamati a interventi e comportamenti di responsabilità, ha ragione Traldi.
La modernità, il progresso, le opportunità, i confort, devono trovare il modo di conciliarsi proprio con la tutela dell’ambiente e il primo passo essenziale è la conoscenza. Ci rendiamo conto ad esempio di quanto inquina il web?
Ogni giorno un flusso di dati immenso circola per il mondo: milioni di e-mail, chat, video, immagini. Siamo perennemente connessi alla rete, navighiamo sui social, scarichiamo musica e film, gestiamo siti e blog. Quello che non sappiamo o a cui non pensiamo è che ogni pagina web consuma notevoli energie e produce emissioni di CO2 per il funzionamento del dispositivo, il trasferimento dei dati e la gestione del server.
«Gli strumenti digitali sono entrati a far parte della nostra quotidianità. Quello che però molti non immaginano è che tutto ciò che facciamo su internet ha un costo ambientale molto elevato. Noi ne abbiamo coscienza e abbiamo cercato una formula di “compensazione” ovvero un modo per restituire qualcosa all’ambiente: non possiamo più rinunciare alla rete, alla presenza online e alle sue utilità ma possiamo ridurre il danno e muoverci con coscienza ambientale» sottolinea Traldi.
E in effetti, con la società di marketing digitale DGTAL di Milano, FERROeMETALLI ha aderito a DGTAL 4 GREEN, un innovativo programma di sostenibilità del web: il bosco DGTAL.
DGTAL ha promosso questa idea partendo dalla considerazione che il 3,7% delle emissioni globali di CO2 è legato al settore ICT (ovvero tutte le tecnologie che riguardano i sistemi integrati di telecomunicazione, i computer, le tecnologie audio-video e i relativi software) e che quindi da un lato è auspicabile adottare un approccio ai canali e ai mezzi razionale e di buon senso e dall’altro fare qualcosa di concreto per l’ambiente che inquiniamo.
FERROeMETALLI, tramite DGTAL 4 GREEN ha scelto Tree-Nation partecipando all’offerta di alberi e quindi alla riforestazione del pianeta. Il primo albero FERROeMETALLI è un Syzygium cumini piantato in Bolivia: «abbiamo accolto subito con favore la proposta di DGTAL e quella di Tree-Nation, organizzazione no profit internazionale, è un’opportunità meravigliosa per essere e sentirsi parte attiva di un processo di reale attenzione all’ambiente che deve crescere sempre di più» ci racconta Traldi, entusiasta.
Una decisione in linea con la filosofia aziendale ma anche uno splendido esempio per ognuno di noi: il pianeta è di tutti e tutti dovremmo occuparci del suo benessere. Quella di Tree-Nation è una strada eccellente.
Irene Spagnuolo