L’incontro con don Francesco Parachini è la sublime sintesi della produzione artistica di un’intera famiglia
Quella dei Paracchini, detti “I Taché”, è una famiglia originaria di Varallo Pombia e stabilitasi a Torino che, di generazione in generazione, ha continuato a dare importanti e magnifici contributi all’arte.
Oggi visitare la Mostra “I Parachini”, che comprende opere di Parachini Pietro, Parachini Alfredo, Parachini Achille, Parachini Lidia, Parachini Francesco, Baffoni Enrico, Baffoni Pier Luigi, Baffoni Paola, Baffoni Claudia, significa attraversare la Storia dal 1860 ad oggi.
Curata proprio da don Francesco Parachini, l’esposizione -dal 9 e 10 luglio a Briona in via Martiri della Libertà, 22 e poi dall’11 al 17 luglio all’Istituto Salesiano San Lorenzo di Novara Via Baluardo La Marmora, 14- racchiude riproduzioni fotografiche delle opere 1860-2016 e opere autentiche di pittura.

Quelle dei Parachini sono opere visibili in un vasto territorio del Piemonte e della Lombardia e perfino in Inghilterra a Londra, insomma un patrimonio prezioso e di grande interesse. D’altra parte il senso della bellezza, la passione per l’arte, le fini conoscenze di restauro, le nobili pratiche della decorazione, furono studio, vocazione, anelito dell’intera famiglia. Ciascuno degli esponenti praticò tecniche ed espressioni diverse, dal disegno all’acquerello: taluni grandi ritrattisti, altri interpreti fecondi e ispirati di splendidi affreschi e oli su tela che hanno arricchito Chiese, palazzi d’epoca, castelli o sono conservati in Musei e Gallerie.
Una produzione artistica generosa, di profonda intensità e di notevole cura cui don Francesco Parachini ha partecipato con espressioni di fortissima spiritualità che denotano ricerca, devozione, cultura e un tratto assolutamente singolare. In particolare predilige l’acquerello ma non disdegna, e anzi maneggia con disinvoltura, l’olio oppure altre tecniche come lo stucco e la sabbia.
Quella di don Francesco sembra davvero essere una personalità di sintesi di una magnifica eredità: una sensibilità variegata, multiforme e multicolore, che si racconta nelle intense sfumature dei suoi lavori.
Impossibile perdere la Mostra che farà tappa a Briona e a Novara perché godere di tutte le opere di arte figurativa dei Parachini è un viaggio nella Storia ma anche un delizioso spaccato di emozioni e di valori: nella spasmodica ispirazione artistica si legge infatti lo spessore umano e morale, il gusto e la delicatezza di raffigurazioni stilisticamente eleganti. E in tutto ciò, don Francesco Parachini è ora indiscusso e sapiente rappresentante di quelle radici, quelle abilità e quelle tradizioni che ha saputo portare avanti in costante e originale evoluzione.
Ci piace invitare tutti a questo appuntamento perché è una di quelle speciali occasioni in cui incontrare un tesoro declinato in immagini, un tesoro di opere di cui essere grati e fieri. Peraltro la singolare esperienza di una famiglia che non ha mai smesso di regalare al mondo genio, talento e creatività è anche fiore all’occhiello del nostro territorio.
Irene Spagnuolo