Può una piccola pasticceria di Alba, a conduzione familiare, diventare un colosso dolciario mondiale conosciuto in tutto il mondo? Sì, se quella pasticceria si chiama Ferrero.
Michele Ferrero è stato per oltre cinquant’anni alla guida di un’azienda che avrebbe cambiato notevolmente i consumi degli italiani, e non solo, con la creazione di celebri prodotti entrati ormai di diritto fra le icone del settore.
Ma la storia di Ferrero è un esempio anche per il modello sociale che ha saputo introdurre. Tenacemente legato alla sua terra d’origine, infatti, Michele ha saputo investire per creare luoghi di lavoro capaci di valorizzare le persone e le loro potenzialità, realizzando un rapporto basato su coinvolgimento e allineamento di valori, in una comunicazione sempre aperta, in cui tutti possono sentirsi apprezzati e rispettati. Senza dimenticare la formazione continua all’interno delle organizzazioni e una grande attenzione verso la salute di tutti i collaboratori, aspetto imprescindibile, attraverso investimenti continui per garantire una gestione delle attività aziendali in completa sicurezza.
“La mia unica preoccupazione è che l’azienda sia sempre più solida e forte per garantire a tutti coloro che ci lavorano un posto sicuro.”
Definito “il genio del fare italiano”, noto per la sua proverbiale modestia, Michele Ferrero ha dato vita ad alcune tra le idee più innovative, audaci e vincenti della storia dell’imprenditoria italiana, come il cioccolato “con il liquore alla ciliegia dentro”. Altro non era, per Ferrero, che un modo per risollevare il morale degli italiani dopo le fatiche e le difficoltà del conflitto mondiale, riscaldando gli animi, portando quella nota positiva e un’idea di festa, anche nei colori e nell’eleganza del packaging fiammante, ma con un prezzo popolare accessibile a tutti.
Eccolo, il sogno: portare magia, positività, migliorare la vita delle persone attraverso qualcosa di semplice e allo stesso tempo innovativo. Questo, per Michele Ferrero, significava “fare diverso dagli altri”: avere quell’idea apparentemente folle e crederci, perché si è convinti che da quell’idea non potrà che nascere un bene più grande, destinato a tutti. Rimanendo sempre fedele a valori senza i quali, per sua stessa ammissione, nulla sarebbe stato possibile.