ITALIANI POPOLO DI RISPARMIATORI, MA È IN AUMENTO LA DISUGUAGLIANZA
GENERAZIONALE
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Negli Anni ’90 la ricchezza in possesso degli under-30 era maggiore
rispetto a quella degli over-65, ma oggi la situazione si è ribaltata
in maniera drastica: ecco i risultati di una analisi di _Ener2Crowd.com_
[1]_, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale
ed energetico__._
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Punto debole del Belpaese è l’enorme debito pubblico, ma anche il
risparmio privato in Italia è tra i più elevati al mondo. _«Da questo
punto di vista l’italiano è una saggia e previdente formica che non
ama fare debiti: al netto degli immobili, __il risparmio privato dei
nostri connazionali ammonta a 4.200 miliardi di euro__, circa due volte
e mezzo il pil nazionale»_ osservano gli analisti di Ener2Crowd.com
[2], la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed
energetico.
Una cifra pari al 13,6% del risparmio privato dell’intera Unione
Europea che ha raggiunto ormai un picco di 31.000 miliardi di euro. Una
montagna di denaro che —sia in Italia che in Europa— giace per lo
più bloccata in depositi improduttivi, senza riparo dai morsi inferti
dall’inflazione che già a giugno è arrivata all’8% erodendo il
potere di acquisto degli italiani.
_«La nostra è una ricchezza di rilievo, che deve essere __preservata
ed investita per le prossime generazioni__»_ sottolinea Niccolò
Sovico, _ceo, _ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd.com [3]. Il
problema è però l’attuale distribuzione della ricchezza nel nostro
Paese.
Se negli Anni ’90 i risparmi in possesso degli under-30 erano pari a
78 mila euro pro-capite —addirittura di più rispetto ai 57 mila euro
pro-capite di risparmio degli over-65— oggi la situazione si è
ribaltata in maniera drastica.
Nel 2022 la ricchezza degli over-65 è quasi triplicata passando a 143
mila euro, mentre i risparmi degli under-30 sono scesi a 12 mila euro,
meno di un sesto rispetto agli Anni ’90. Insomma la ricchezza in
possesso degli under-30 è sempre più bassa, quella degli over 65
sempre più alta.
Il fenomeno è comprensibilmente determinato da fattori strutturali
quali l’invecchiamento della popolazione, la diminuzione della
mobilità sociale, la crescente necessità di integrare il sistema
pensionistico pubblico e via dicendo.
_«Ma dal punto di vista demografico __sono i più giovani a comprendere
meglio il sistema della finanza alternativa__ e ad essere interessati a
fare _investimenti utili all’ambiente con una propensione elevata tra
i nativi digitali uomini (50,60%) e soprattutto donne (55%)» sintetizza
Giorgio Mottironi, _cso_ e co-fondatore di Ener2Crowd nonché_ chief
analyst_ del GreenVestingForum.it [4], il forum della finanza
alternativa verde.
E proprio per questo, pensando ai più giovani, Ener2Crowd ha introdotto
il _“Green Generation Bonus”,_ lo strumento attraverso il quale la
piattaforma vuole favorire la costruzione di ricchezza per i più
giovani concedendo un +0,5% aggiuntivo al tasso di interesse per tutti
gli under-24, anche qualora fossero i genitori o altri parenti ad
investire per loro.
Dei 31.000 miliardi di euro di tesoretto europeo, 2.000 miliardi sono
già investiti in prodotti di risparmio, ma oltre 5.000 miliardi sono
“parcheggiati” in conti correnti infruttiferi. E qui la percentuale
relativa al nostro Paese sale al 30% del totale dell’Ue: 1.500
miliardi fermi nei conti infruttiferi.
_«È una grande opportunità che se correttamente affrontata, sarebbe
in grado di convogliare a favore della finanza alternativa e degli
__investimenti utili all’ambiente__ un potenziale di circa il 10% del
risparmio totale, insomma —nel gioco delle medie— solo in Italia
__8.396 euro pro-capite__ che investiti nella sostenibilità ambientale
ed energetica porterebbero —oltre ad una crescita-Paese— a benefici
ambientali stimabili in una riduzione delle emissioni di CO2 a 2,7
tonnellate procapite (contro le attuali 5,6 tonnellate) raggiungendo in
un solo anno gli obiettivi globali di emissioni procapite al 2050»
_conclude Giorgio Mottironi.