Sono le ore 8 quando una coltre nube nera si dipana nel cielo sopra Novara. L’aria è pesante, bruciano gli occhi. Ad andare in fiamme è la Kemi Srl, azienda chimica di San Pietro Mosezzo.


Sul luogo già un vasto schieramento di Forze dell’ordine e Vigili del Fuoco impegnati a sedare le fiamme e ad allontanare le persone che lavorano o abitano lì vicino, chiedendo loro di non uscire.
Le fiamme sono così alte da avvistarsi addirittura a kilometri di distanza.
Ancora sconosciute le cause.
Seguiteci per aggiornamenti.
COMUNICATO STAMPA DI KEMI SRL
In merito all’incendio verificatosi questa mattina nello stabilimento Kemi srl in via Marelli, 32/40 a San Pietro Mosezzo (Novara), l’azienda – in attesa degli accertamenti dell’autorità giudiziaria – precisa quanto segue.
L’incendio si è sviluppato, per cause al momento ancora sconosciute, intorno alle ore 7,40 in uno dei quattro capannoni. Gli altri tre, tra cui gli uffici, non sono stati coinvolti e sono agibili.
Al momento dell’incendio erano presenti in azienda 6 dipendenti (sui 25 complessivi), che stavano iniziando il turno del mattino. Nessuno di loro è rimasto coinvolto e non si sono registrati feriti né intossicati.
Kemi srl è un’industria chimica che produce agenti distaccanti, lubrificanti e soluzioni tecniche per l’industria dello stampaggio. L’azienda non tratta sostanze tossiche.
L’azienda è dotata di regolare Certificato di prevenzione incendi e i corsi sulla sicurezza sono stati svolti regolarmente.
L’azienda ringrazia sentitamente il personale dei Vigili del Fuoco e dell’Aeronautica Militare, il cui tempestivo intervento ha consentito di circoscrivere i danni. Grazie alla eccezionale professionalità dimostrata dagli operatori le fiamme sono state domate in circa tre ore. L’azienda ringrazia anche tutte le Forze dell’Ordine e di Soccorso e Sindaci di San Pietro Mosezzo e di Novara.
Un decisivo contributo è stato dato anche dalla disponibilità della adiacente Prochimica Novarese Spa, che Kemi ringrazia per aver fornito le schiume antincendio di sua produzione supportando gli operatori nel rapido spegnimento fiamme che nella fase di maggiore intensità avevano raggiunto un’altezza molto elevata.