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Stop al canone RAI in bolletta

Dal 2023 il canone RAI non comparirà più in bolletta! Il pagamento del canone rimarrà, ma sarà rivisto il sistema di pagamento. Quali opzioni vengono prese in considerazione?
Le opzioni considerate sono diverse e guardano anche ai sistemi utilizzati in Europa e la scelta per il prossimo anno per Fee Rai
potrebbe essere una di tre: 

 *

Eliminazione del canone RAI
    *

Pagamento su modulo 730
    *

Sommata a Tasse su immobili o automobili

A partire dal prossimo anno il sistema di finanziamento della tv
nazionale cambierà e non comparirà più in bolletta come previsto
dalla Legge di Stabilità del 2016.

L’Unione Europea ha chiesto al governo italiano di valutare questa
modifica fiscale, in quanto si tratta di un onere abusivo, non correlato
alla natura del pagamento.
Insomma, l’Unione Europea non ritiene opportuno tassare la televisione
sulla bolletta dell’energia.

Un’altra richiesta di cambio dell’emendamento è arrivata dallo stesso
Parlamento italiano, in particolare da Maria Laura Paxia, deputata del
gruppo misto, che ha chiesto la riduzione dell’ammontare della
bolletta elettrica abolendo o trasferendo i canoni RAI per risparmiare
sulle bollette [4] dei contribuenti italiani.
Quali sono le ipotesi al vaglio?

.Al momento le 3 principali ipotesi al vaglio del governo sono:

    *

 Abolizione del Canone RAI
    *

 Introduzione sul modulo 730
    *

 Pagamento stile Israele: ovvero come imposta aggiuntiva su beni
immobili

Abolizione canone RAI

Diverse forze politiche chiedono da tempo la rimozione dei canoni RAI e
potrebbero seguire il modello già seguito da Svezia, Spagna, Norvegia,
Paesi Bassi e Finlandia riportando il canone RAI sotto la fiscalità
generale.  Ovviamente però questo non sarà un risparmio netto per il
contribuente, in quanto il canone andrà solo ad aggiungersi alla
tassazione generale.
Modulo 730

L`opzione più popolare è quella di introdurre gli oneri RAI sulla
dichiarazione dei redditi 730. Uno svantaggio di questa opzione è che
espone i canoni della RAI a strumenti con tassi di evasione più
elevati. Questo è un esempio del metodo utilizzato in Francia dal 2005
(anche  il 50% in più rispetto al metodo italiano).
Imposta patrimoniale

L’ultima opzione sarebbe quella di legare il canone della RAI a una
tassa riscossa su beni come automobili o immobili come nel modello
israeliano in cui si calcola la tassa televisiva di stato insieme alla
tassa automobilistica. Questa opzione, sebbene possibile, ma sembra la
meno probabile a causa del già elevato carico fiscale sugli immobili
nel sistema tributario italiano.

DA QUANDO CAMBIERÀ IL PAGAMENTO DEL CANONE RAI

La decisione potrebbe arrivare con la prossima legge di Bilancio a fine
anno, difficile ipotizzare un annuncio precedente a quella data. Di
conseguenza questa modifica riguarderebbe solo il pagamento per il
prossimo anno, nel 2023.
Attualmente il Canone RAI è un’imposta per il finanziamento della
televisione di stato e che viene calcolata sulla detenzione di
apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni
televisive.

Il pagamento è di 90 euro ed è obbligatorio per tutti coloro che
possono usufruire del servizio TV a casa grazie al televisore.

 Si noti che il prezzo di una licenza Rai è inferiore a quello di molti
altri paesi europei, tanto che Francia (€ 133), Germania (€ 215,76)
o anche la Svizzera  ha i canoni di licenza più alti dall’Europa è di
€ 360,65.

Il pagamento è automatico nella bolletta dell’elettricità [5] per il
momento e il rimborso di tale importo può avvenire nel caso in cui tu
non disponga di dispositivi televisivi, ma solo in un secondo tempo.

Non vi sarà quindi variazione dell’importo soggetto al pagamento di
tale imposta.

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